Skip to main content

Posts

Le teorie sulla personalità

  Le teorie sulla personalità  La personalità in epoca antica Prima della psicologia, la questione della personalità fu gia affrontata nell'antichita Famosa è la teoria dei quattro umori del medico dell'antica Grecia Ippocrate di Cos (460-370 aC), secondo il quale nell'uomo esisterebbero quattro sostanze di base igli umori), corrispondenti agli elementi naturali: il flegma (acqua), if sangue (aria), fa bile nera (terra) e la bile gialla (fuoco), in base alla prevalenza di uno di questi elementi sull'altro, si avrebbero quattro tipi differenti di personalita: il flemmatico (lento, pigro, ma sereno), il sanguigno(allegro,giocoso,estroverso), il melanconico (debole, triste chiuso in se stesso e il collerico (permaloso superbo eirascibile). Per quanto le teorie umorali siano state abbandonate perché considerate non scienti fiche, esse rivelano il tentativo di vedere la personalità come il prodotto di tratti stabili in una persona, che si compongono in vario modo generando d
Recent posts

La personità secondo la psicologia

      La personità  secondo la psicologia In generale, la psicologia definisce come personalità l'insieme di caratteristiche di un individuo che restano abbastanza stabili el tempo e ne guidano il comportamento, il modo di reagire alle situazioni ed entrare in relazione con gli altri. Ecco la definizione che Hans Eysenck (1916-1997), psicologo inglese di origine tedesca e Importante studioso in questo campo, ha dato del concetto di personalità: La personalità è la più o meno stabile e durevole organizzazione del carattere, del tem- peramento, dell'intelletto e del fisico di una persona: organizzazione che determina il suo adattamento total all'ambiente. In tal senso vanno distinti dalla personalità gli stati emozionali passeggeri, gli umori che sono frutto di una situazione particolare. ESEMPIO Una persona che si comporta in modo aggressivo non per questo è aggressiva di carattere, ma puo essere stata influenzata dalla situazione in cui si è venuta a trovare. Se, tuttavia,

Linguaggio non verbali

      Linguaggi                             non   verbali La comunicazione avviene non solo per mezzo delle parole Quando parliamo di lingue, di solito intendiamo quella parlata, che è, in effetti, lo strumento più usato per comunicare. Tuttavia,la comunicazione umana è una trasmessione di messaggi che avvine non soltanto per mezzo della parola. Abbiamo a disposizione, infatti, molti altri sistemi utili a trasmettere un pensiero, un'emozione o altro: intanto la scrittura, cioè la varietà scritta della lingua; poi, anche sistemi non verbali: gesti per esempio, le immagini, ľalfabeto Morse , ľatteggiamento e le posture,ľabbigliamento. La cinesica  è lo studio della comunicazione gestuale. Esempio : alcuni gesti possono avere un s8gnificato diverso in diverse culture:se per noi è sostanzialmente la stessa cosa offrire un pezzo di torta a qualcuno. La prossemica e lo studio del modo in cui usiamo lo spazio ďinterazio con gli altri. Per esempio formalità oppure di inmotà che le caratter

La comunicazione sociale

             La comunicazione sociale  La comunicazione si riferisce allo sviluppo attuale delle comunicazione nelle società complesse e la comunicazione è legata alla crescita e alľaffermazione dei mass media. Un mezzo di comunicazione è difinito midium. Una distinzione importante alľinterno dei media è quella tra:  .Mass media che trasmettono secondo il principio "da uno a molti".  . Media per la comunicazione interpersonale  che mettono in relazione tra loro due o più persone. Esempi: la stampa usa il canale visivo e il linguaggio scritto, e deriva da molte tecniche come la riproduzione fotografica, il disegno grafico. Lo scambio di i formamazioni, attraverso segni,è fondamentale per ľadattamento alľambiente di ciascuna specie vivente. Gli esseri umani apperendono il comportamento e possono comunicare attraverso segni particolari, i simboli(per esempio le parole), che si adattano ai diversi contesti: pertanto la comunicazione umana è più elaborata di quella animale. Roman

La comunicazione umana

       La comunicazione umana  Gli esseri viventi, per sopravivere,hanno bisogno di scambiarsi informazioni.   Scambiare informazioni è uno dei tratti universali della vita ed è parte essenziale delľadattamento di ciascuna specie al suo ambiente. Tutti gli oraganismi viventi sono costantemente indaffarsti a lanciare e ricevere messaggi: procurarsi il cibo, evitare i  pericoli,accoppiarsi per la riproduzione sono tutte attività vitali che non potrebbero realizzarsi senza il supporto di segnali appropriata. La sopravvivenza dipende dalla capacità dei membri del gruppo di coordinare il loro comportamento per raggiungere obbiettivi comuni. Un vero e proprio lavoro di squadra,che comporta molte Interazioni che, a loro volta, richiedono una buona comunicazione. Ogni membro di un gruppo deve sapere che cosa fare al fine di agire in modo efficace. Gli esseri umani comunicano in modo più ampio e flessibile degli altri essere viventi  Lo scambio di informazioni è un tratto che gli esseri umani c

Da cosa dipende ľintelligenza?

  Da cosa dipende  ľintelligenza L'intelligenza stata definita in molti modi: capacità di astrazione ,logica,comprenzione,autoconsapevolenzza,apprendimento, conoscenza emotiva, ragionamento, pianificazione,creativita, pensiero critico e risoluzione dei problemi. Più in generale, può essere descritta come la capacità di percepire o inferire e di conservarle come conoscenza da applicare verso comportamenti adattivi all'interno di un ambiente o di un contesto. Benché i ricercatori nel campo non ne abbiano ancora dato  una definizione ufficiale  (considerabile come universalmente condivisa dalla comenità  scientifica), alcuni identificano l'intelligenza (in questo caso l'intelligenza pratica) come la capacità di un agente di affrontare e risolvere con successo situazioni e problemi nuovi o sconosciuti;nel caso dell'uomo e degli animali, l'intelligenza pare inoltre identificabile anche come il complesso di tutte quelle facoltà di tipo cognitivo o emotivo che concorro

Motivazioni e demotivazione allo studio

       La motivazione e demotivazione allo studio In genere un argomento mitiva il nostro studio perchè è per noi interessante: se non  siamo riusciti a rispondere alla domanda, mentre il nostro compagno sì, forse la ragione sta nel fatto che lui fosse più motivato perchè la geografia lo appassiona di più. La motivazione allo studio, inoltre,dipende dal nostro atteggiamento generale verso la nostra istruzione. Esempio: uno studente può trovarsi di fronte al dilemma se studiare per la verifica o se andare a incontare gli amici oppure passare tempo su Internet. Da un lato la sua motivazione a studiare è legata alľobbedienza verso i doveri che la famiglia e la società gli hanno trasmesso, ma anche alla consapevolezza delľimportanza della propria formazione, delľavere buoni voti, di non trovarsi in una situazione imbarazzante con i professori e cosi via. Dalľaltro lato il suo desiderio di svago può essere dettato da bisogni di altro tipo, come quello di rilassarsi, di stimolare la propria