La personità secondo la psicologia
In generale, la psicologia definisce come personalità l'insieme di caratteristiche di un
individuo che restano abbastanza stabili el tempo e ne guidano il comportamento,
il modo di reagire alle situazioni ed entrare in relazione con gli altri.
Ecco la definizione che Hans Eysenck (1916-1997), psicologo inglese di origine tedesca
e Importante studioso in questo campo, ha dato del concetto di personalità:
La personalità è la più o meno stabile e durevole organizzazione del carattere, del tem-
peramento, dell'intelletto e del fisico di una persona: organizzazione che determina il
suo adattamento total all'ambiente.
In tal senso vanno distinti dalla personalità gli stati emozionali passeggeri, gli umori che sono frutto di una situazione particolare.
ESEMPIO Una persona che si comporta in modo aggressivo non per questo è aggressiva di carattere, ma puo essere stata influenzata dalla situazione in cui si è venuta a trovare. Se, tuttavia, si comporta in modo aggressivo in situazioni in cui molte altre persone non reagiscono in questo modo, e se questa reazione è costante nel tempo, allora potremmo dire che l'aggressivita e una caratteristica
della personalità di quell'individuo.
Natura o esperienza?
Sappiamo che aspetti del nostro fisico (colore degli occhi, altezza, tratti del volto....) so-
no ereditari, vale a dire ci sono trasmessi alla nascita dal materiale genetico dei nostri
genitori. Alcune caratteristiche fisiche possono essere in part modificate dall'ambiente
in cui cresciamo: per esempio, una buona o una scarsa nutrizione possono influire sulla
statura raggiunta da una persona, ma sempre entro i limiti determinati dalla nascita.
Gli psicologi si sono chiesti quanto anche caratteristiche mentali della persona, come
l'intelligenza Da che cosa dipende l'intelligenza? e la personalità, siano eredi-
tarie e quanto invece siano determinate dall'ambiente. Molti psicologi pensano che sia possibile parlare di una personalità innata, cioè ereditaria, una specie di "nucleo" della persona che la fa essere tendenzialmente più timida
o più disinibita, più o meno emotiva...: la personalità sarebbe quindi un'impronta
stabile di una persona, al di là delle situazioni e delle circostanze. Studiare la personalità significa vedere, per esempio, se un soggetto è più "diffidente" di un altro nelle stesse circostanze di vita, non in base a cosa è successo nella sua esperienza personale.
ESPERIMENTO IL CASO DEI GEMELLI MONOZIGOTI SEPARATI DALLA NASCITA
Oskar Stohr e Jack Yufe erano gemelli monozigoti, ovvero i loro embrioni si erano sviluppati dalla stessa cellula uovo. Subito dopo la loro nascita a Trinidad nel 1933, la madre prese con sé Oskar e torna in Germania, educando il figlio secondo precetti cattolici e conservatori. Da piccolo Oskar fece parte della gioventu hitleriana. Il padre, ebreo, restò a Trinidad, educò ill secondo figlio Jack secondo
tradizioni ebraiche, e poi lo fece crescere in un kibbutz in Israele, emigrando infine negli Stati Uniti. Le due famiglie non ebbero più contatti fino a quando, a 47 anni, i due gemelli furono fatti rincontrare nel 1979 da un gruppo di ricercatori guidati dallo psicologo Thomas Bouchard dell'Università del Minnesota, all'interno di un'ampia ricerca sul gemelli separati dalla nascita. Nonostante Oskar e Yufe non si fossero mai conosciuti, essi mostrarono incredibili somiglianze: entrambi avevano baffi tagliati in modo simile e anche gli abiti erano praticamente uguali. Le loro abitudini e il loro temperamento si assomigliavano: amavano cibi piccanti, liquori dolci, erano un po' distratti, manifestavano la stessa impazienza se un cameriere tardava con l'ordinazione. Avevano in comune persino piccole abitudini, come quella di leggere i quotidian dalla fine. Bouchard osservò altre sorprendenti Somialianze caratteriali tra questi due individui nati in Paesi diversi, educati uno dalla madre, uno dal padre, e cresciuti in ambienti social non solo molto differenti, ma in contrasto ideologico e religioso.Analoghe osservazioni furono fatte anche su altre coppie di gemelli dal passato simile. Questo celebre studio sembrò mostrare come la componente ereditaria (i gemelli monozigoti condividono lo stesso patrimonio genetico trasmesso dai genitori) sia molto più forte nella formazione del carattere di quanto non si pensasse. Alcuni studiosi ritengono, invece, che la personalità sia soprattutto il frutto delle esperienze vissute, perché ciò che ereditiamo spesso sono meccanismi su cui l'am-
biente e l'educazione possono intervenire in modo ampio.
ESEMPI Tutti nasciamo con la capacità di imparare una lingua, ma quale linqua parleremo è un fatto dipendente dal paese in cui cresceremo.
Se un bambino nasce con una forte curiosità intellettuale, sarà poi l'ambiente a permettergli di sviluppare e far fiorire questa curiosità: senza un ambiente stimolante, questa propensione naturale rischierebbe di essere smorzata o cancellata del tutto.Una persona che ha avuto molte delusioni da parte di colleghi o compagni sarà probabilmente più"diffidente" che "fiduciosa",Attualmente si considera che l'ereditarietà pesi per circa metà nella formazione delle caratteristiche della personalità.
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